Im Fokus– Mauro Santini
Mauro Santini
CEO Gruppo Santini
Che parola Le viene in mente spontaneamente quando pensa all’intuizione?
Sicuramente il primo pensiero legato all’intuizione è relativo a qualcosa di irrazionale e spontaneo legato al mio vissuto, quindi direi: subconscio.
Su una scala da 1 a 5, quanto è importante per Lei l’intuizione nelle decisioni importanti? (1 = per niente, 5 = molto importante)
Ovviamente dipende dal tipo di decisione importante che ci si trova a affrontare. La parte istintiva di una decisione ha molto più peso quanto più rapida deve essere la risposta.
Quando deve prendere una decisione importante si affida di più alla testa o alla pancia? Perché?
Decisamente alla mia parte razionale, quindi alla testa. L’istinto può indicarmi la strada da percorrere ma nelle decisioni più importanti ritengo sia fondamentale trovare delle valide dimostrazioni razionali che giustifichino l’istinto.
Che ruolo hanno le decisioni prese “di pancia” nella Sua vita privata?
Anche nella vita privata l’approccio è il medesimo. Scelgo in base a ciò che mi dice l’istinto ma sempre ponderato da considerazioni più razionali.
E nella Sua azienda?
Nell’immaginario comune esiste la figura dell’imprenditore innovatore e pioniere che prende decisioni in controtendenza rispetto alle idee comunemente condivise. Spesso si pensa che queste decisioni vengano prese d’istinto ed in modo irrazionale. Io credo invece che l’istinto abbia il ruolo di promotore nel cambiamento ma che debba sempre essere integrato dall’analisi razionale. Questo è come opero in azienda. Credo che la velocità di reazione e di decisione non debba essere confusa con l’irrazionalità e l’istinto.
Qual è stata la Sua ultima decisione intuitiva?
Rispondo in maniera istintiva. La mente va non all’ultima ma a quella che penso sia stata la più importante. Scegliere la persona giusta con cui condividere l’avventura di una splendida famiglia.
Foto: © Alfred Tschager